La Banca Centrale Europea (BCE) ha mantenuto invariati i tassi di interesse di riferimento nella riunione di luglio, allineandosi alle aspettative del mercato.
Il Consiglio direttivo non ha fornito indicazioni specifiche sulla politica futura, dichiarando di “non impegnarsi in un particolare percorso dei tassi”, raffreddando leggermente le aspettative del mercato che scommetteva fortemente su un taglio dei tassi a settembre.
Il tasso di deposito rimane al 3,75%, il tasso di rifinanziamento al 4,25% e il tasso di rifinanziamento marginale al 4,5%. Questi tassi sono stati precedentemente ridotti di 25 punti base durante la riunione di giugno, segnando il primo taglio dei tassi da parte della BCE dal 2019.
Le pressioni sui prezzi interni e l’inflazione dei servizi rimangono elevate
Sebbene alcune misure dell’inflazione di fondo siano aumentate a maggio a causa di fattori una tantum, la maggior parte dei parametri sono rimasti stabili o hanno registrato un calo a giugno. Secondo Francoforte, l’impatto inflazionistico dell’elevata crescita dei salari è stato mitigato dai profitti e la politica monetaria continua a mantenere restrittive le condizioni di finanziamento.
Tuttavia, “l’inflazione interna rimane elevata. I salari continuano a crescere a un ritmo elevato, recuperando il periodo passato di alta inflazione”, ha dichiarato il Presidente della BCE Christine Lagarde.
L’inflazione dei servizi è considerata elevata e l’inflazione complessiva dovrebbe rimanere al di sopra dell’obiettivo della BCE fino al prossimo anno.
Un approccio che dipende dai dati, meeting per meeting
“I rischi per la crescita economica sono inclinati verso il basso. Un’economia mondiale più debole o un’escalation delle tensioni commerciali tra le principali economie peserebbero sulla crescita dell’area dell’euro”, ha dichiarato Lagarde.
La BCE rimane determinata a garantire che l’inflazione torni al suo obiettivo di medio termine del 2% in modo tempestivo. I responsabili politici europei hanno dichiarato che manterranno i tassi di policy sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario a raggiungere questo obiettivo, seguendo un approccio dipendente dai dati e da riunione a riunione.
Reazione del mercato
L’euro, monitorato dall’indice Invesco CurrencyShares Euro Currency Trust (NYSE:FXE), è rimasto sostanzialmente stabile contro il dollaro USA a 1,0930.
I mercati azionari europei sono saliti nella giornata di giovedì, con il più ampio indice Euro STOXX 50, seguito dall’SPDR DJ Euro STOXX 50 ETF (NYSE:FEZ), che è aumentato del 0,7%. La Francia è stata la migliore tra i principali paesi europei, con l’indice CAC 40, monitorato attraverso l’iShares MSCI France Index Fund (NYSE:EWQ), che è aumentato del 0,9%.
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