Polina Kurdyavko, Head of Emerging Markets, Senior Portfolio Manager, di BlueBay AM, vede volatilità ancora alta ma anche opportunità da cogliere, dal debito in valuta forte fino all’immobiliare cinese
Anche se la volatilità rimarrà probabilmente alta, restano molti elementi a favore per investire nel debito dei Mercati Emergenti. Per chi riesce a essere paziente e guardare oltre la volatilità ci sono da cogliere opportunità interessanti. Guardando al solo universo del debito in valuta forte, Paesi come Tunisia e El Salvador offrono un potenziale per rendimenti del 30-40% annuo, per non parlare dell’immobiliare cinese, dove si può potenzialmente raddoppiare sempre in un solo anno. Ci sono sfide, ma è probabile che si perdano opportunità nel debito emergente premendo il pulsante antipanico e restando seduti in disparte finché il polverone viene meno.
IL PANICO NON È UNA SOLUZIONE
Sono le conclusioni dell’analisi di Polina Kurdyavko, Head of Emerging Markets, Senior Portfolio Manager, di BlueBay Asset Management, secondo cui il 2022 presenterà ancora sfide per i mercati emergenti, ma il ‘panico’ non rappresenta una soluzione. Con ulteriori pressioni inflazionistiche che incombono e la Fed che si muove verso un ciclo di rialzi, anche chi investe nei mercati emergenti è andato in modalità panico negli ultimi dodici mesi, come mostrano i rendimenti negativi di molti indici. Dati i venti contrari in tutti i mercati emergenti, si può essere indotti a pensare che tale paura sia giustificata. In America Latina sono saliti al potere diversi leader di sinistra, in particolare in Perù e Cile e il calendario elettorale dell’anno propone le presidenziali in Colombia e Brasile, che potrebbero portare una maggiore inclinazione verso sinistra nella regione, il che potrebbe turbare i mercati…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.