A 25 anni dal picco delle dot-com che ricorre questa settimana, il presidente del gigante tech cinese (in foto) si chiede se siano stati costruiti più data center rispetto alla domanda reale
L’intelligenza artificiale è stata il motore degli investimenti nel corso del 2024 e anche all’inizio di quest’anno. Ma la corsa sta per finire? O sta soltanto rallentando? È quello che si chiedono tutti gli investitori alle prese con multipli molto elevati delle big tech. Proprio in questa settimana che ricorre il 25esimo anniversario del picco della bolla delle dot-com, arriva l’allarme dal presidente di Alibaba, Joseph Tsai, che sottolinea come il ritmo di costruzione dei data center per l’intelligenza artificiale potrebbe essere superiore alla stessa domanda di AI. “La corsa delle grandi aziende tecnologiche, dei fondi di investimento e di altre entità per erigere basi di server dagli Stati Uniti all’Asia sta iniziando a sembrare indiscriminata”, ha detto Tsai all’Hsbc Global Investment Summit di Hong Kong.
ALIBABA AVVERTE SULLA POSSIBILE BOLLA
Il co-fondatore e vicepresidente esecutivo di Alibaba Group ha sottolineato che comincia a vedere “l’inizio di una specie di bolla” e si dice preoccupato perché “le persone costruiscono data center senza una domanda garantita, stanno emergendo diversi soggetti e fondi che raccolgono miliardi o milioni di capitali”. In particolar modo Tsai ha fatto riferimento a molti annunci di investimenti negli Usa che sono “duplicati” di altri impianti e alla mega joint venture da 500 miliardi di dollari tra OpenAI, Softbank e Oracle, conosciuta come Stargate, definita non siano del tutto necessaria…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.