Christopher Mey, Head of Emerging Market Corporate Credit di Candriam, esprime una view costruttiva per costruire un portafoglio solido e ben posizionato, con rendimenti lordi che puntano al 10-15% nel 2023
Dopo un 2022 difficile per l’obbligazionario in generale e i corporate bond dei mercati emergenti si fa strda una view più costruttiva su questo segmento che richiede comunque selezione dei titoli giusti per comporre un portafoglio solido e ben posizionato. Dopo un rendimento negativo del -13,60% nel 2022, per l’allargamento degli spread causato dagli effetti a catena della guerra in Ucraina, nel 2023 la volatilità può restare elevata, ma le valutazioni assolute sono diventate interessanti, basate su fondamentali solidi e su un quadro tecnico che si prospetta favorevole.
LEVA FINANZIARIA CONTENUTA E BILANCI IN SALUTE
Per questo Christopher Mey, Head of Emerging Market Corporate Credit di Candriam, prevede per i corporate bond emergenti un rendimento lordo totale del 10-15% nel 20231, favorito da un carry storicamente elevato e da una contrazione degli spread fino a 100 punti base, a fronte di un tasso di default reale del 4%. Fondamentali interessanti, bilanci solidi, tassi di default più contenuti e deterioramento del credito sostenibile con un rating medio di BBB- sono tutti elementi che giocano a favore. Mey sottolinea che gli emittenti dei mercati emergenti entrano nel 2023 ben posizionati rispetto agli omologhi dei mercati sviluppati, con una leva finanziaria netta negli ultimi 12 mesi a 1,5 volte, significativamente sotto le controparti USA, con un livello medio stimato di 2,5 volte…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.