Dall’altissimo valore della Conferenza sul clima, agli investimenti e gli sviluppi legati all’intelligenza artificiale: la finanza gioca un ruolo da protagonista nella partita della sostenibilità
È stato il colonnello, in cucina, con il candelabro.
Quante volte abbiamo provato il brivido di dare un verdetto così a Cluedo? Specialmente nella stagione fredda, come questa, quando con l’avvicinarsi del Natale si rispolverano i giochi da tavolo, e insieme al colpevole si giocava anche a chi riuscisse a costruire più alberghi su Parco della Vittoria o si puntava a prendere il settebello. In tutte le partite, c’era sempre un responsabile: nel gioco investigativo dovevamo trovare il responsabile di un misfatto, mentre a Monopoly o a scopa era il nostro avversario il responsabile delle nostre sfortune.
Additare qualcuno o qualcosa per le colpe al gioco è semplice, ma come la mettiamo di fronte a un tema tanto scottante quanto fondamentale come quello della sostenibilità? Gli attori in gioco sono molti, le carte sul tavolo ancora di più. Bisogna solo capire chi saprà giocare meglio i propri assi.
Nel Sunday View di questa settimana, cerchiamo di scacciare il grigiore di novembre con un po’ di verde speranza. Ci state?
SEMAFORO VERDE AL CLIMA
Sulla sostenibilità, l’ambiente, l’ESG e su qualsiasi altro sinonimo o declinazione possibile, si sono spesi tanti discorsi e anche tanti soldi. È innegabilmente un tema importante, che questa settimana ha trovato la sua ragione d’essere nella COP30 organizzata a Belém, in Brasile. La conferenza sul clima porta con sé un grande valore simbolico, anche se gli attori principali non sembrano essere troppo positivi in merito: oltre all’assenza pesante degli Usa, i ministri dell’Ambiente dei Paesi europei hanno ridimensionato gli obiettivi per renderli più abbordabili allo stato attuale delle cose (e non è uno stato “verdissimo”)…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.