Il direttore dell’Osservatorio Conti Pubblici Italiani UniCatt, nel corso della trasmissione SpeechBox, dice che ci sono ancora molti punti da chiarire ma l’intesa firmata in Scozia non “è paragonabile alla crisi economica del 2008-2009”
L’accordo sui dazi tra Usa e Ue “è uno shock ma non è paragonabile alla crisi economica del 2008-2009”. Così Carlo Cottarelli, Direttore dell’Osservatorio Conti Pubblici Italiani dell’Università Cattolica, commenta a Financialounge.com l’accordo commerciale tra Unione europea e Stati Uniti. È evidente che l’accordo costituisca solo una cornice e che la messa a punto dei dettagli nei prossimi mesi potrebbe riequilibrare gli aspetti più problematici. Ma Cottarelli fa notare che esistono ancora molti punti da chiarire, come ad esempio delle divergenze nel testo dell’accordo pubblicato dai due Paesi.
TUTTI GLI ASPETTI DA CHIARIRE SULL’ACCORDO PER I DAZI
“Ci sono però alcuni aspetti dell’accordo che sono ancora del tutto poco chiari – dice Cottarelli nel corso della trasmissione SpeechBox di Financialounge.com – a partire dalla lista di prodotti che dovrebbero essere esentati dai dazi. Probabilmente non è stata ancora negoziata, se non in termini molto generali. Ci sono, inoltre, altri aspetti in conflitto tra il documento pubblicato sul sito della Casa Bianca e quello dell’Unione europea”. Il professor Cottarelli rivela che “sul sito pubblicato dalla Casa Bianca si parla di acquisti di 750 miliardi di prodotti energetici da parte dell’Europa. Questa cifra non c’è, invece, nel documento pubblicato dall’Unione europea. In modo molto più generico nel testo si dice che verranno rimpiazzate le importazioni dalla Russia con importazioni dagli Stati Uniti. Inoltre, l’Ue non parla dei 600 miliardi di investimenti che, secondo gli Stati Uniti, l’Europa si sarebbe impegnata a fare nei prossimi tre anni”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.