Brutta sorpresa per molti contribuenti che stanno presentano i 730 in questi giorni. Mastrocinque (Cia): “Provvedimento poco noto, serve una deroga per non colpire le fasce deboli”
Molti contribuenti che in questi giorni stanno presentando la dichiarazione dei redditi modello 730 hanno ricevuto una brutta sorpresa: diverse spese fatte in contanti non sono detraibili. Dal 1° gennaio 2020, ai sensi del comma 679 dell’articolo 1 della legge di Bilancio 2020 (legge 160 del 2019), le spese che si porteranno in detrazione in dichiarazione dei redditi 2021 (oneri detraibili di cui all’articolo 15 TUIR) non possono più essere pagate in contanti ma solo con metodi di pagamento tracciabili: bancomat, carte di credito/debito (anche prepagate) e moneta elettronica, bonifico bancario/postale, bollettino postale, assegno. Unica eccezione sono le spese per medicinali, dispositivi medici e le prestazioni di strutture del Sistema Sanitario Nazionale (pubbliche o accreditate).
POCA PUBBLICITÀ
“La scarsa pubblicità data a questo provvedimento sta penalizzando soprattutto i contribuenti appartenenti alle fasce più deboli del Paese, che per ragioni anagrafiche e culturali sono meno abituate all’utilizzo della moneta elettronica. Privare queste persone della possibilità di sfruttare la detrazione sarebbe davvero ingiusto, soprattutto in questo momento storico di grande difficoltà economica dovuta alla pandemia”, commenta il presidente di CAF-Cia Agricoltori italiani Alessandro Mastrocinque…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.