Il mercato automobilistico europeo ha registrato una flessione nel mese di novembre, con un calo delle immatricolazioni del 2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nei primi undici mesi del 2024, l’incremento complessivo è stato limitato allo 0,6%, evidenziando una stagnazione del settore rispetto ai livelli pre-crisi del 2019, con una diminuzione complessiva del 18,3%.
Cosa è successo
Secondo i dati diffusi dall’Associazione Europea dei Costruttori di Automobili (ACEA), a novembre le immatricolazioni di autovetture in Europa Occidentale (UE+EFTA+UK) sono diminuite del 2%. Questo calo ha interessato tutti i principali mercati, con poche eccezioni relative a paesi di minori dimensioni. In particolare, Francia e Italia hanno registrato diminuzioni significative, mentre la Germania ha mostrato una stagnazione.
Le vendite di veicoli elettrici a batteria (BEV) hanno subito una contrazione del 9,5%, con cali pronunciati in Francia e Germania. Al contrario, le immatricolazioni di veicoli ibridi elettrici (HEV) sono aumentate del 18,5%, superando per il terzo mese consecutivo le vendite di auto a benzina.
Tra i produttori, Volkswagen e Renault hanno registrato un incremento delle immatricolazioni, mentre Stellantis ha subito un calo significativo. Inoltre, l’introduzione di nuovi dazi nell’UE ha influenzato negativamente le vendite di Tesla e SAIC Motor all’interno del blocco.
Perché è importante
Il calo delle immatricolazioni evidenzia le difficoltà del settore automobilistico europeo nel recuperare i livelli pre-crisi, nonostante il PIL dell’area si sia già riportato su quei livelli. Le politiche dell’Unione Europea, influenzate da un ambientalismo ideologico, sono state indicate come fattori che hanno messo in seria difficoltà l’intero mercato dell’area.
La diminuzione delle vendite di veicoli elettrici a batteria potrebbe indicare una resistenza dei consumatori verso la transizione energetica, sollevando interrogativi sulla capacità dell’industria di raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni fissati per i prossimi a
L’aumento delle immatricolazioni di veicoli ibridi suggerisce una preferenza dei consumatori per soluzioni di transizione, che combinano motori tradizionali ed elettrici, evidenziando la necessità di strategie di mercato flessibili da parte dei produttori per adattarsi alle dinamiche della domanda.
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