Il Market Specialist di Gam (Italia) Sgr, Carlo Benetti, ha realizzato una analisi sul nuovo contesto economico europeo e il ruolo di Tpi, il nuovo strumento per stabilizzare i mercati
L’analisi di Gam (Italia)Sgr inizia focalizzandosi sulle tre parole che Mario Draghi pronunciò il 26 luglio 2012. Quelle tre parole sono state ricordate così tante volte da sembrare quasi un amuleto, con il potere di preservare il governo, così come conservarono l’integrità e la credibilità della moneta unica dieci anni fa.
UNA CRISI DIVERSA DA QUELLA DI 10 ANNI FA
Giovedì scorso Christine Lagarde ha dimostrato lo stesso pragmatismo di Draghi, tentando anche la ripetizione di qualche gioco lessicale, ad esempio con il riferimento alla possibilità che il nuovo strumento anti-spread non venga utilizzato “ma se capiterà di doverlo usare non esiteremo a farlo”. Ma rispetto a dieci anni fa ci sono almeno due grandi differenze. La prima è che Draghi aveva il pieno appoggio di Angela Merkel e oggi dietro a Christine Lagarde ci sono leader più deboli della Cancelliera: Macron governa senza una maggioranza parlamentare, Scholz è alle prese con l’azzeramento del surplus commerciale e con la crisi del modello di crescita dell’economia tedesca fondato su manifattura energivora, esportazioni ed energia a basso costo. E l’Italia, beh, tutti sanno quello che è stato fatto e quello che è stato detto. La seconda, grande differenza è che nel 2012 la crisi investiva i paesi periferici dell’Eurozona e riguardava la sostenibilità dei loro debiti, oggi i dubbi riguardano solo l’Italia, la sostenibilità del debito, la sua politica così poco comprensibile fuori dai confini nazionali…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.