Mentre è cominciato a Pechino il Plenum del Comitato permanente del Partito Comunista Cinese focalizzato su crescita economica e sicurezza nazionale, si cercano di capire gli impatti delle prossime mosse di Bce e Fed
E’ cominciato a Pechino il Plenum del Comitato permanente del Partito Comunista Cinese proprio mentre è stato diffuso il dato di crescita del paese nel secondo trimestre pari al 4,7% su base annua, al di sotto delle previsioni (5,1%) e del trimestre precedente (5,3%). Nei quattro giorni di discussioni dell’élite governativa cinese il focus sarà non a caso sugli squilibri strutturali dell’economia, oltre che sul debito delle municipalità, sulle riforme necessarie e sulle misure straordinarie di cui il settore immobiliare ha ancora bisogno. Dovrà essere trovato un difficile equilibrio tra il desiderio di una soddisfacente crescita economica e l’ossessione per la sicurezza nazionale.
LE LINEE GUIDA FINO AL 2027
“Alla fine dei quattro giorni di lavori saranno rese note le linee guida fino al 2027 e, soprattutto, le iniziative e le riforme per tentare di centrare l’obiettivo di crescita che quest’anno è stabilito al 5%” commenta, nel suo ultimo Alpha&Beta, Carlo Benetti, Market Specialist di GAM (Italia) SGR. Il problema è che l’ossessione della sicurezza nazionale ostacola le società estere e la produzione si orienta verso una maggiore autosufficienza mentre l’insufficienza dei consumi interni (soltanto +2% a giugno) non consente al paese di rinunciare alle esportazioni. D’altra parte la divergenza registrata a giugno tra le esportazioni (+8,6% rispetto all’anno precedente) e le importazioni (-2,3%) non può proseguire nel tempo…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.