Nell’ultima panoramica dei mercati emergenti, il Team CEE & Global Emerging Markets di Raiffeisen Capital Management spiega perché il debito emergente resta relativamente interessante, anche se associato a rischi più elevati
Lo scorso mese i mercati azionari dei Paesi emergenti hanno registrato un andamento positivo e anche la domanda di debito dei paesi in via di sviluppo, soprattutto in valuta forte, è stata sostenuta. I timori di inflazione e le preoccupazioni per un possibile inasprimento anticipato della politica monetaria negli USA si sono stemperati, pur rimanendo un tema centrale.
SPREAD SUI TITOLI DI STATO USA INTORNO AI 330 PUNTI BASE
“Quest’ultima tendenza – fa sapere nell’ultimo emreport il Team CEE & Global Emerging Markets di Raiffeisen Capital Management – si evince, da un lato, dalle aspettative di inflazione scontate dal mercato scese in misura considerevole. Dall’altro, i titoli di Stato USA hanno addirittura reagito con un significativo calo dei rendimenti nonostante i prezzi al consumo segnalavano un rialzo più forte del previsto”. In attesa di verificare se questo sentiment di mercato relativamente tranquillo perdurerà anche in caso di ulteriori e più elevati dati sull’inflazione nei prossimi mesi, gli spread sui titoli di stato USA intorno a circa 330 punti base (+3,30%) rendono il debito emergente ancora relativamente interessante, anche se associato a rischi più elevati…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.