Mobile, console e PC sfiorano la cifra tonda ma i valori sono in crescita. Il mercato nordamericano varrà 51,3 miliardi di dollari, seguito da quello europeo a 34,1 miliardi
A leggere le ultime proiezioni di Newzoo, tra le società più importanti al mondo quando si tratta di analisi e ricerche di mercato di videogiochi ed esport, la prima immagine che viene in mente è quella di Dorando Pietri. Il maratoneta e mezzofondista italiano divenne involontariamente celebre nel 1908 nei commoventi ultimi metri della maratona dei giochi olimpici di Londra, quando tagliò per primo il traguardo sorretto dai giudici di gara che l’avevano aiutato vendendolo barcollare stremato dalla fatica. Quell’aiuto però gli costò la squalifica e quindi la medaglia d’oro, ed è un po’ quello che Newzoo pare prevedere per il mondo del gaming entro la fine dell’anno.
197 MILIARDI DI DOLLARI
Sono anni, infatti, che gli analisti annunciano lo sfondamento della barriera dei duecento miliardi di dollari di ricavi, una soglia più che altro psicologica visto che il mondo dei balocchi elettronici guadagna da anni più di cinema e musica messi assieme. E che quindi il costante abbattimento dei record dell’anno precedente ricorda un po’ il mitico Serhij Bubka, dominatore incontrastato nel salto con l’asta (giusto per restare in ambito olimpionico) che ritoccò il record mondiale della propria specialità per ben 35 volte di fila. Preso atto allora che al mondo, quando si parla d’entertainment, piace prima di tutto (video)giocare, l’annuncio di Newzoo che i games quest’anno genereranno ricavi per 197 miliardi di dollari, sfiorando così i $200 miliardi di un soffio, suona un po’ come il succitato crollo di Dorando Pietri a pochi metri dal traguardo. O come un Bubka che fallisse il salto da 6,15 metri del 1993 (record rimasto imbattuto fino al 2014) tirando giù l’asticella dopo averla sfiorata col cordino dei pantaloncini…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.