Berlino preannuncia battaglia: “Non cederemo la nostra quota”. Ma l’ad Orcel va avanti e mira ad arrivare al 29%. Sul fronte Bpm, intanto, la Ue precisa: “Ancora nessuna decisione sul golden power”
A quanto pare Andrea Orcel ha deciso di sfidare apertamente il governo tedesco. La cui risposta non si è fatta attendere. L’operazione che ha portato UniCredit al 20% di Commerzbank non è piaciuta affatto a Berlino. E c’era da aspettarselo. I toni scelti per la replica sono tutt’altro che pacati: “Prendiamo atto del passo di UniCredit – ha detto una portavoce del ministero delle finanze tedesco – Ma la posizione del governo non cambia. Respingiamo il metodo non amichevole e non concordato di UniCredit“. L’appoggio ai vertici della banca tedesca è totale: “Lo Stato – ha aggiunto l’esponente del ministero – supporta la strategia dell’indipendenza di Commerzbank, e lo ha chiarito anche a Unicredit. Non cederemo la nostra quota residua, pari a circa il 12%”
LE PROSSIME MOSSE DI ORCEL SU COMMERZBANK
Il braccio di ferro si fa quindi acceso. E in attesa di capire quali saranno le mosse concrete del governo tedesco per arginare la scalata di UniCredit, Orcel pare determinato ad andare avanti. Ha già annunciato, infatti, che intende convertire in azioni, a tempo debito, “la restante posizione sintetica di circa il 9%, raggiungendo circa il 29% dei diritti di voto“. “Con questi passi – ha sottolineato – UniCredit diventa il maggiore azionista di riferimento di Commerzbank“…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.