Le prime comunicazioni attese nelle prossime ore. I paesi emergenti pare siano intenzionati a trattare. Anche l’Europa si interroga su come rispondere in caso di nuove tariffe
Secondo le intenzioni manifestate da Trump, le prime lettere arriveranno già oggi alle 18 ora italiana, le 12 negli Stati Uniti. Il presidente americano dovrebbe ufficializzare così le nuove tariffe che imporrà ai paesi che che sostengono le politiche perseguite dal gruppo Brics: “Non ci saranno eccezioni a questa politica”, ha detto. In base a indiscrezioni, i dazi dovrebbero essere al 10% e saranno applicati dal 1° agosto. Altre comunicazioni, indirizzate ad altri Paesi, arriveranno domani. “Sarà un mix di lettere e alcuni accordi già fatti”, ha spiegato Trump.
PER I BRICS I DAZI DI TRUMP PENALIZZANO IL COMMERCIO
La replica dei paesi Brics non si è fatta attendere. Riunite a Rio de Janeiro, le 11 nazioni dei mercati emergenti tra cui Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica hanno stroncato i dazi di Trump definiti “indiscriminati”. Le tariffe, hanno spiegato, “minacciano di ridurre il commercio globale, interrompere le catene di approvvigionamento globali e introdurre incertezza”. Per ora, comunque, prevale cautela rispetto alla risposta da dare alle tariffe Usa. I paesi emergenti, che insieme rappresentano oltre la metà della popolazione mondiale e il 40% della produzione economica globale, pare siano intenzionati a evitare ulteriori contrasti in questa fase molto delicata. Quindi niente ritorsioni con aumento delle tariffe a loro volta, bensì una più morbida linea di trattative…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.