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L’ipotesi al vaglio del governo per sopperire alle decurtazioni di straordinari e buoni pasto e garantire a tutti la parità di trattamento economico
A meno di ulteriori proroghe, a febbraio dovrebbe finire lo stato d’emergenza per il coronavirus e con lui lo smart working automatico. Per lavorare da casa sarà necessario quindi un accordo tra l’azienda e il dipendente. In questo contesto, la questione più complicata da risolvere è quella del trattamento economico, che deve essere lo stesso di chi sta in ufficio. Il ricorso al lavoro agile però prevede delle decurtazioni, come la perdita dei buoni pasto e degli straordinari. Per questo il Governo sta pensando di introdurre nella prossima manovra un bonus spese per chi pratica smart working.
RIMBORSO FORFETTIZZATO
Calcolare gli straordinari per chi lavora da casa non è semplice, così come stabilire quanto spetterebbe loro di buoni pasto. Le decurtazioni a queste due voci però non tengono conto delle varie spese aggiuntive di chi pratica smart working, come utenze, connessione internet e riscaldamento. Per questo, secondo quanto riportato da Repubblica, potrebbe essere inserito in manovra un rimborso forfettizzato per luce e gas o un pacchetto di welfare che consideri costi e benefici del lavoro agile…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.
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