In rilievo la resilienza ESG in un contesto di incertezza, l’approccio perfezionato alle asset class e alle strategie, il focus su transizione energetica, acqua e salute, e l’impatto ambientale dell’intelligenza artificiale
L’adozione dei criteri ESG a livello globale ha registrato un leggero calo rispetto alle soglie record raggiunte nel 2023 e nel 2024 ma rimane solida, in particolare in Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA) e Asia-Pacifico (APAC). Lo rivela l’indagine Capital Group ESG Global Study 2025 dalla quale emergono anche altri tre punti chiave: l’approccio perfezionato alle asset class e alle strategie, il focus su transizione energetica, acqua e salute, e l’impatto ambientale dell’intelligenza artificiale.
LA RESILIENZA DELL’ESG
Ma torniamo al primo punto chiave dello studio, quello che conferma la resilienza dell’ESG nonostante le incertezze macroeconomiche e geopolitiche. L’adozione globale dei criteri di sostenibilità si attesta all’87%, in leggero calo rispetto al massimo storico del 90% registrato nel 2023 e nel 2024. Il 92% degli investitori EMEA che implementano strategie con criteri ESG o di investimento sostenibile prevede di mantenere o aumentare le allocazioni nei prossimi 12 mesi. A ostacolare l’adozione di strategie ESG o sostenibili nei prossimi 12-24 mesi sono soprattutto il rischio geopolitico (81%), le prospettive di crescita economica globale (67%) e i cambiamenti normativi o politici (62%)…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.
