Nell’ultimo aggiornamento, l’ISTAT ha previsto un incremento dell’inflazione a marzo 2024. L’indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato un aumento dello 0,1% su base mensile e dell’1,3% su base annua.
Cosa è successo
L’ISTAT ha segnalato un incremento dello 0,1% su base mensile e dell’1,3% su base annua dell’indice nazionale dei prezzi al consumo, al netto dei tabacchi, a marzo 2024. Questo aumento è principalmente attribuito a una riduzione meno marcata della diminuzione dei prezzi dei beni energetici non regolamentati e dei beni energetici regolamentati.
L’ISTAT ha osservato un aumento dei prezzi nel settore dei servizi legati ai trasporti, mentre i prezzi dei beni alimentari non elaborati e dei tabacchi hanno mostrato un rallentamento. L’indice dell’inflazione di fondo, che esclude gli energetici e gli alimentari freschi, ha visto un’accelerazione, mentre l’inflazione escludendo solo i beni energetici ha mostrato una decelerazione leggera.
Inoltre, l’ISTAT ha indicato che l’inflazione acquisita per l’anno 2024 è stimata essere dello 0,6% per l’indice generale e dell’1,3% per la componente di fondo.
Perché è importante
L’accelerazione dell’inflazione potrebbe avere un impatto significativo sull’economia italiana. Un aumento dei prezzi può erodere il potere d’acquisto dei consumatori e influenzare le decisioni di investimento. Inoltre, l’aumento dei prezzi dei beni energetici potrebbe influenzare il costo della vita e la spesa delle famiglie. Questi fattori, uniti all’incertezza economica globale, potrebbero mettere ulteriore pressione sulle prospettive di crescita dell’Italia.