Non saranno i partner commerciali degli Stati Uniti a farne le spese: secondo Goldman Sachs entro ottobre i due terzi delle tariffe doganali potrebbero risultare a carico delle famiglie consumatrici statunitensi
L’incertezza sui nuovi dazi statunitensi che ha guidato i mercati nella prima parte di quest’anno sembra diradarsi dopo i recenti accordi siglati tra l’amministrazione Trump e alcuni dei principali partner commerciali. A questo punto ci si chiede se le nuove tariffe statunitensi possano comportare un’impennata dei prezzi al consumo. Se lo chiedono gli economisti, gli operatori di mercato, i banchieri centrali ma, almeno per ora, la risposta non sembra univoca.
L’INCERTEZZA SULLA POSSIBILE DIREZIONE DEL CAROVITA
“L’incertezza sulla possibile direzione del carovita è cresciuta dopo la pubblicazione a metà agosto dei dati sull’inflazione di luglio” fa sapere Enguerrand Artaz, Strategist di La Financière de l’Echiquier. Infatti la lettura dei dati non segnala nessuna accelerazione netta dei prezzi al consumo, avvalorando la tesi di sostiene che i dazi abbiano un impatto positivo. Al contempo, tuttavia, i prezzi alla produzione hanno sorpreso decisamente al rialzo, facendo temere ripercussioni sui prezzi al consumo nei prossimi mesi…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.