Il gestore Clément Inbona analizza l’impatto di un’eventuale escalation nel conflitto a Gaza sull’andamento azionario, che finora ha mostrato apparente calma
Dall’attacco dei terroristi di Hamas a Israele il 7 ottobre 2023, il Medio Oriente sprofonda, una settimana dopo l’altra, sempre di più nel caos. Non si sono registrate, per ora, conseguenze significative sui mercati finanziari, ma ci si chiede quanto durerà. Hamas, Hezbollah, i ribelli Houthi, lo Stato Islamico: continua ad allungarsi l’elenco delle organizzazioni terroristiche attive nella regione, e lo spettro delle tensioni si sta gradualmente ampliando. Dal Mar Rosso a Iran, Iraq, Libano, la prima settimana del 2024 è stata contrassegnata da eventi sporadici in ognuna di queste aree.
LA CALMA PRIMA DELLA TEMPESTA
Il punto della settimana a cura di Clément Inbona, gestore di La Financière de l’Échiquier, si chiede se non sia la calma prima della tempesta. L’impatto sui mercati azionari è stato finora poco percepibile a livello globale, con il prezzo del petrolio che è anche arretrato del 15% circa negli ultimi 3 mesi, ma secondo Inbona sotto la superficie dei principali indici si può già intravedere una certa agitazione…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.