Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, prima di salire al 15,1% di Banco Bpm i francesi avrebbero ottenuto un via libera informale dal governo italiano. Cosa può succedere ora
Il risiko bancario italiano sta vivendo un’accelerata nelle scorse settimane. L’ultima mossa da registrare è quella dei francesi di Credit Agricole, saliti al 15,1% di Banco Bpm con richiesta alla Bce di poter arrivare al 19,9%. Una posizione che, secondo l’agenzia Reuters, sarebbe stata costruita dopo aver ottenuto un via libera informale da parte del governo Meloni.
I RAPPORTI TRA UNICREDIT E CREDIT AGRICOLE
Questa mossa di Credit Agricole rende più complicata l’Ops lanciata da Unicredit su Banco Bpm. L’operazione diventerebbe più costosa per la banca guidata da Orcel. Ma per avere un quadro generale della situazione è bene ricordare che Credit Agricole, tramite Amundi, ha un accordo di distribuzione con la stessa Unicredit che scadrà nel 2027. Non è quindi escluso che le due banche si incontreranno nelle prossime settimane per discutere i vari dossier aperti in Italia (secondo mercato per la banca dopo la Francia), con Credit Agricole in posizione più solida dopo l’aumento della quota in Banco Bpm…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.