La risposta dell’Unione europea ai dazi imposti dagli Usa avrà conseguenze anche sul settore del whisky. Negli ultimi tre anni le esportazioni di bourbon sono aumentate del 60%, arrivando quasi a 700 milioni di dollari
La guerra commerciale combattuta a colpi di dazi sta preoccupando anche i produttori di whisky americani. “Esortiamo i governi degli Stati Uniti e dell’Unione europea a trovare una soluzione che riporti il nostro settore a tariffe allo zero per cento”, ha commentato il ceo del Distilled Spirits Council of the United States (Discus), Chris Swonger, in una nota diffusa nei giorni scorsi. L’Unione europea ha deciso di rispondere ai dazi americani con tariffe per 26 miliardi di euro, prendendo di mira marchi storici americani, come le moto Harley-Davidson e, appunto, i bourbon.
I DAZI UE-USA
I dazi introdotti dal 4 marzo scorso prevedono tariffe del 25% sulle importazioni dal Canada e dal Messico e del 20% per i prodotti provenienti dalla Cina. Il presidente Usa ha annunciato anche dazi del 25% sulle importazioni di prodotti europei, anche se non ha specificato la data di inizio. “Imporre tariffe pesanti in un momento in cui l’industria degli alcolici continua ad affrontare un rallentamento nel mercato statunitense limiterà ulteriormente la crescita e avrà un impatto negativo sui produttori e sugli agricoltori americani”, ha aggiunto Swonger…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.