Spingere tutti a investire solo in titoli di Stato è un errore sia per i risparmiatori sia per il sistema Italia. Ora il mondo degli investimenti e del risparmio gestito, che ha subito i colpi del populismo finanziario, deve essere ascoltato
Partiamo da un dato fondamentale: in un sistema finanziario moderno e giusto ci devono essere diverse componenti, una parte di finanza legata al pubblico e, ovviamente, l’industria degli investimenti privati. E aggiungiamo un altro dato fondamentale: per i risparmiatori è importantissima la diversificazione quando si investe. Già solo mettendo insieme questi due fatti ben si capisce come un sistema Paese che si basi solo su titoli di Stato emessi a raffica, stile lotteria, è roba, diciamolo chiaramente, da repubblica sudamericana, da repubblica delle banane
BTP E POPULISMO FINANZIARIO
Ahimè in questi ultimissimi anni in Italia abbiamo visto una sorta di grande sagra paesana del Btp, con offerte strombazzate in stile televendita fino a imbarazzanti spot che promettevano crociere ai pensionati. Altro che fare cultura finanziaria, come si chiede da decenni, qui siamo tornati a un baraccone in salsa populista. Ebbene sì, populismo finanziario che ha finito per colpire anche l’industria del risparmio gestito a cui si è fatta una forma di concorrenza sleale. E questo non è assolutamente cosa buona per il sistema…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.