Tra le possibili cause un forte calo degli investimenti nell’IA, un duro impatto sugli utili per i dazi, un rendimento dei Treasury USA 10 anni oltre il 5,5% – 6% e la perdita di indipendenza della Fed
Quest’anno l’indice S&P 500 di Wall Street ha registrato una correzione del 15% nella settimana successiva all’annuncio dei dazi di Trump a inizio aprile. Da allora, non soltanto ha recuperato il livello massimo precedente ma ha addirittura stabilito il nuovo record di sempre. Un trend ascendente alimentato dall’entusiasmo per l’aumento degli investimenti nell’intelligenza artificiale che hanno continuato ad essere impressionanti, soddisfacendo o superando le aspettative degli analisti.
VALUTAZIONI AZIONARIE ELEVATE A WALL STREET
“Da tempo le valutazioni delle azioni statunitensi sono estremamente elevate. Un posizionamento che rende l’equity USA vulnerabile a qualsiasi sviluppo negativo, che potrebbe provocare una forte correzione. Tra i potenziale fattori scatenanti di un calo superiore al 10% non rientrano né la minaccia dei dazi di venerdì scorso e nemmeno le tensioni tra Stati Uniti e Cina. A patto che i dazi minacciati non vengano effettivamente applicati. Per ora, simili dichiarazioni sembrano far parte piuttosto di una mossa in vista di nuove trattative commerciali” fa sapere Kristina Hooper, chief strategist di Man Group…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.