Tra i candidati spuntano Riccardo Mulone, Francesco Pascuzzi, Giorgio Cocini e Mauro Micillo. Ma restano aperti i nodi sui bonus differiti e sulla presidenza, dove piace il nome di Vittorio Grilli
Con l’uscita di scena di Alberto Nagel da ceo di Mediobanca è iniziato il toto nomi su chi guiderà l’istituto di Piazzetta Cuccia ora che è passato in mano a Mps, in vista dell’assemblea del 28 ottobre. Dopo 22 anni alla guida, il manager lascerà un vuoto non semplice da colmare, in un contesto reso ancora più complicato dal successo dell’opas che ha consegnato l’86,3% del capitale a Rocca Salimbeni, ma ha anche escluso le minoranze dal nuovo board. Così, la prima riunione del consiglio Mps ha posto le basi di un percorso che, inevitabilmente, sarà accompagnato da rumors e frizioni.
I POSSIBILI NOMI A CAPO DI MEDIOBANCA
Il comitato nomine ha messo sul tavolo la rosa di candidati proposta dagli head hunter di Korn Ferry. La lista dovrà essere presentata entro il 3 ottobre. Secondo le indiscrezioni, i profili in valutazione sarebbero Riccardo Mulone (Ubs Italia), Francesco Pascuzzi (Goldman Sachs Italia), Giorgio Cocini (Pimco Italia) e Mauro Micillo (Imi). Nomi che danno la misura delle ambizioni di Mps, ma anche delle difficoltà di convincere top banker a lasciare posizioni consolidate per un’avventura che, al netto dei prestigiosi incarichi, porta con sé incognite su governance e compensi…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.