Polina Kurdyavko (RBC BlueBay AM) sostiene che oltre alle motivazioni economiche e umanitarie, ci sono argomenti ambientali che giustificano la fornitura di capitale all’Africa subsahariana collegato a principi ESG
Le economie di frontiera – il segmento dei mercati emergenti che include i Paesi in via di sviluppo più piccoli con alte percentuali di finanziamento esterno – rischiano di essere vulnerabili all’aumento dei tassi della Federal Reserve statunitense. Una situazione che potrebbe compromettere strutturalmente la loro capacità di onorare il debito. Infatti, il costo maggiorato degli interessi e una più elevata volatilità dei tassi core si traducono in un accesso limitato a finanziamenti esterni per i crediti.
IL 9% CIRCA DELL’UNIVERSO EMERGENTE
“Queste economie comprendono all’incirca il 9% dell’universo emergente. I Paesi dell’area subsahariana dell’Africa, in particolare, rappresentano quasi la metà dell’indice JP Morgan NEXGEM” spiega Polina Kurdyavko, Head of Emerging Markets, Senior Portfolio Manager di RBC BlueBay Asset Management. Alla luce degli elevati livelli di indebitamento esistenti (debito-PIL in doppia cifra) ed esigenze di finanziamenti lordi elevati, è improbabile che gli investitori internazionali possano essere disposti a prestare più soldi a questi Paesi, senza essere fiduciosi che i problemi strutturali siano affrontati…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.