Jim Caron di Morgan Stanley IM analizza gli ultimi dati USA e le implicazioni per tassi e economia, con particolare attenzione alla costruzione di un portafoglio ‘protetto’ nel comparto del reddito fisso
Mercati e investitori si chiedono se il recente rally di Wall Street sia un nuovo rialzo ingannevole in un mercato che resta Orso o qualcosa di molto più importante. Jim Caron, portfolio manager and chief fixed income strategist di Morgan Stanley Investment Management cerca la risposta andando a guardare dentro i dati USA che segnalano il raffreddamento dell’inflazione, ricordando che le condizioni sul mercato del lavoro restano comunque tese, troppo ancora per far ritenere alla Fed che sia vicino l’obiettivo di far rientrare la corsa dei prezzi al consumo. Secondo Caron, comunque un rialzo di mezzo punto a dicembre da parte del Fomc resta più probabile di un altro aumento da 75 punti base.
IL PUJNTO DI ARRIVO DEI RIALZI DELLA FED
Il punto di arrivo della Fed potrebbe collocarsi tra il 4,75% e il 5,0% dei Fed Fund, il che implicherebbe un rendimento dei Treasury a 10 anni intorno al 4,25% con un margine di errore di un quarto di punto, e forse anche al 4%, che è appena sopra il livello attuale. Secondo Caron alla fine del ciclo attuale la Fed potrebbe decidere di mantenere i tassi invariati per circa 12 mesi. I rendimenti a lungo termine saranno influenzati anche dalla traiettoria della crescita, e in caso di recessione accentuate potrebbero scendere rapidamente. Per questo il suo consiglio agli investitori nel reddito fisso è prima di tutto proteggersi nei confronti della recessione…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.