Erik Knutzen, Chief Investment Officer – Multi-Asset Class di Neuberger Berman, spiega perché la nuova fase avrà un elevato livello di incertezza e potrebbe rappresentare una nuova sfida per gli asset allocator
Gli ultimi dati sull’inflazione statunitense sono risultati inferiori alle attese, mentre quelli sull’occupazione sono stati deludenti, con l’attività di aziende e consumatori che si sta moderando. Fa da contraltare il ridimensionamento degli stimoli, il tapering sembra essere imminente su entrambe le sponde dell’Atlantico e negli Stati Uniti il dibattito in corso tra i Dem anticipa una stretta, per quanto leggera, sul fronte fiscale. Parte del rallentamento è da attribuire alla variante Delta e ai colli di bottiglia delle filiere produttive, ma è anche uno specchio del naturale passaggio dalla ripresa a metà ciclo. Una crescita più lenta è pur sempre una crescita, e il vero nodo è capire quanto rallenterà e se i mercati hanno già scontato questo sviluppo.
NON È PIÙ UNO SCENARIO 60/40
Neuberger Berman nelle Prospettive settimanali del CIO firmate da Erik Knutzen, Chief Investment Officer – Multi-Asset Class, dal titolo Questo non è uno scenario da “60/40”, parte da qui per aggiungere che se all’equazione aggiungiamo l’aumento delle incertezze di lungo termine, le elevate valutazioni azionarie e i rendimenti obbligazionari ai minimi, potremmo trovarci alla vigilia di bassi rendimenti, maggior volatilità e forti correlazioni tra azioni e obbligazioni…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.