Tagliate le stime di crescita del Pil italiano allo 0,6% nel 2025 e allo 0,7% nel 2026, con una riduzione rispettivamente di 1 e 2 decimi rispetto a marzo
I dazi rallentato la crescita. “Le prospettive globali stanno diventando sempre più complesse. Aumenti sostanziali delle barriere commerciali, condizioni finanziarie più restrittive, un indebolimento della fiducia di imprese e consumatori e una maggiore incertezza politica avranno effetti negativi significativi sulle prospettive di crescita”. È quanto si legge nell’outlook economico dell’Ocse che ha ridotto le stime di crescita per il 2025 e il 2026 al 2,9%, in ribasso rispetto al 3,1% atteso a marzo per il 2025 e al 3% previsto per l’anno prossimo.
I DAZI E IL RISCHIO INFLAZIONE
“L’aumento dei costi del commercio, in particolare nei Paesi che stanno introducendo dazi, spingerà anche al rialzo l’inflazione, sebbene tale effetto sarà parzialmente compensato dal calo dei prezzi delle materie prime”, si legge ancora nell’outlook. Nel rivedere le stime, l’Ocse precisa che nel rapporto si presuppone che i livelli tariffari in vigore a metà maggio restino invariati, nonostante i ricorsi legali in corso…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.