Goldman Sachs Asset Management non si fossilizza sulle classificazioni value/growth o sui settori ma predilige società caratterizzate da efficienza operativa e bilanci sani, indipendentemente dal business o dallo stile
La deglobalizzazione, la digitalizzazione, la decarbonizzazione, la destabilizzazione e i fattori demografici. Sono cinque sviluppi strutturali chiave che, a detta di Goldman Sachs Asset Management, innescheranno un cambiamento profondo. Gli investitori che intendessero cogliere le opportunità create da questi cambiamenti, rafforzando al contempo i portafogli contro le turbolenze del mercato – spiega Maria Vassalou, PhD, Co-Chief Investment Officer, Multi-Asset Solutions di Goldman Sachs Asset Management – devono ricorrere ad un nuovo approccio radicato in una visione più universale dell’asset allocation, con una maggiore attenzione al rischio.
UNA NUOVA EDIZIONE DELL’INDUSTRIALIZZAZIONE
L’analisi dell’esperta parte dalle conseguenze delle crescenti tensioni tra Washington e Pechino che hanno spinto entrambi i Paesi verso una maggiore autosufficienza nei settori chiave. Un trend che potrebbe tradursi in politiche economiche più centralizzate, in cui l’intervento statale svolgerà un ruolo importante, direttamente o indirettamente, attraverso incentivi e disincentivi per decisori e aziende. “Questo mondo, che sta diventando sempre più regionalizzato e polarizzato, potrebbe propiziare una nuova ondata di reindustrializzazione, in cui la politica fiscale e gli interventi dei governi forniscono incentivi per investire in determinati settori. Potrebbe trattarsi di un’ancora di salvezza per i Paesi che si sono spinti un po’ troppo in là nella specializzazione, un processo che ha creato vulnerabilità economiche regionali e specifiche per Paese e disparità di reddito aggravate”, fa sapere Vassalou…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.