Nel secondo semestre dell’anno il biglietto verde risentirà ancora dall’incertezza legata alla leadership Usa. Per l’economia europea, invece, è previsto un rallentamento, ma senza recessione
La fase di debolezza del dollaro andrà avanti a causa del “riposizionamento dei flussi” e del “possibile calo della fiducia nella leadership americana”. Ma il biglietto verde “continuerà ad essere forte nella determinazione dei portafogli”. Ne è convinta Maria Paola Toschi, global market strategist di JP Morgan Am, in occasione della presentazione dell’outlook di mercato per il secondo semestre 2025, dal titolo ‘Fondamenta stabili per un mondo instabile’ che traccia anche il quadro dell’economia europea da qui a fine 2025. “Non siamo di fronte a un processo di de-dollarizzazione – ha spiegato Toschi – Il dollaro è ancora di gran lunga la prima valuta, anche per gli scambi globali. Anche perché i tentativi di spodestarlo restano risicati”.
SI RIDUCE IL PREMIO DI AFFIDABILITÀ SUL DOLLARO
Per JP Morgan la debolezza del dollaro è legata ai processi di diversificazione e rotazione del mercato osservati da inizio anno, e al cambio di orientamento rispetto all’azionario Usa. Inoltre si è mosso a cicli, con fasi di sottoperformance. “Va ricordato – ha aggiunto Toschi – che si tratta di una valuta sopravvalutata rispetto ai modelli basati su una parità di potere d’acquisto, perché rappresentativo della più forte autonomia e democrazia che ha sempre dato più sicurezza e stabilità generando un ‘premio di affidabilità’. Tuttavia, oggi questo premio si sta affievolendo proprio per effetto dell’incertezza generata dalla nuova leadership americana”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.