Possibile un atterraggio morbido negli USA mentre in Europa la crescita potrebbe essere peggiore di quella nella crisi finanziaria globale: ecco le scelte di portafoglio di Mark Dowding, CIO di BlueBay
Dal momento che la Federal Reserve statunitense è sempre più ‘dipendente dai dati’, la decisione di rialzare i tassi di 50 o 75 punti base nella riunione di settembre dipenderà dalle informazioni in arrivo sull’inflazione e sui salari nel corso delle prossime settimane.
L’INFLAZIONE USA PCE DI LUGLIO A +6,3% SU BASE ANNUA
Intanto l’inflazione USA PCE (Personal Consumption Expenditures) a luglio è scesa a +6,3% su base annua, con quella ‘core’ al +4,6% (rispetto al +4,7% stimato). “Prevediamo una moderazione dei dati sull’inflazione che spinga la PCE al di sotto del 4% entro la fine di quest’anno: questo renderebbe plausibile un picco dei tassi d’interesse a breve termine intorno al 3,75% nel primo trimestre del prossimo anno. Uno scenario che potrebbe permettere un atterraggio morbido per l’economia statunitense sebbene restino molte incertezze” fa sapere Mark Dowding, CIO di BlueBay…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.