L’analisi di Lushan Sun (LGIM) mostra che i settori con un potere di determinazione dei prezzi più debole tendono a registrare tassi di insolvenza più elevati, in particolare quelli legati alla spesa discrezionale
Dopo quattro decenni di forte crescita e inflazione contenuta, siamo ora entrati in un ambiente simile a quello dell’era della stagflazione degli anni ’70. “L’inflazione dovrebbe esercitare un impatto sui ricavi e sui margini: riteniamo che le società con domanda anelastica e capacità di trasferire i costi (ovvero quelle con un buon potere di determinazione dei prezzi) siano nella posizione migliore per resistere al contesto attuale” fa sapere Lushan Sun, Private Credit Research Manager di LGIM.
UN NUOVO CONTESTO DI MERCATO
In questo nuovo contesto di mercato, è aumentato il rischio di insolvenza per gli investitori nel credito a causa dell’impatto sui profitti aziendali dei maggiori costi e quindi della capacità di ripagare il debito. “In quest’ottica, abbiamo utilizzato i dati sui corporate bond al fine di comprendere meglio la relazione tra potere di determinazione dei prezzi e rischio di insolvenza” specifica Sun che rivela di aver mantenuto una forte propensione agli emittenti difensivi, data la recente volatilità del mercato. “Nello specifico” aggiunge la manager “circa due terzi dei nostri investimenti nel credito rientrano in settori considerati dotati di un potere di determinazione dei prezzi buono o medio”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.