Il recente ciclo dell’inflazione e dei tassi di interesse ha messo a dura prova i mercati, ma il debito di quelli emergenti è emerso come una strategica opportunità d’investimento soprattutto tramite un approccio non vincolato
Il balzo dell’inflazione e il conseguente ciclo di rialzo dei tassi di interesse adottato dalle principali banche centrali per raffreddare i prezzi al consumo hanno determinato un paio d’anni piuttosto turbolenti per i mercati finanziari. “La buona notizia è che, sulla scia di queste dinamiche, si è venuto a creare un nuovo panorama in cui gli investitori dei mercati emergenti risultano adesso ben posizionati per trarne beneficio”, tiene a sottolineare Polina Kurdyavko, Head of BlueBay Emerging Markets e Senior Portfolio Manager di RBC BlueBay Asset Management, secondo la quale il vecchio stereotipo che delinea i mercati emergenti sempre inclini all’inflazione e indisciplinati è superato.
LA SOLIDITÀ DELLE VALUTE DEI MERCATI EMERGENTI
“Al contrario – spiega la manager – i policy maker di molte economie emergenti stanno uscendo dall’ultimo ciclo economico e di politica monetaria con una ritrovata credibilità, poiché le loro banche centrali hanno agito in modo tempestivo e deciso negli ultimi anni, anticipando le loro controparti dei mercati sviluppati nell’innalzare i tassi. Per gli investitori, ciò significa che le valute dei mercati emergenti potrebbero offrire un’attraente opportunità di valutazione a lungo termine mentre cercano opportunità interessanti nei mercati globali”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.