La casa d’investimento resta positiva sui titoli di stato, anche se ne ha ridotto l’esposizione, mentre ha spostato il sovrappeso sull’azionario dal Giappone all’Europa sulla base delle prospettive degli utili
Il processo di disinflazione negli Stati Uniti sta proseguendo con il ritorno dei prezzi al consumo su una traiettoria discendente ed una ripresa della crescita economica. Una dinamica virtuosa, per cui il calo del carovita complessivo riduce la crescita dei salari nominali e spinge al ribasso l’inflazione core, che sta prendendo forma in tutte le economie sviluppate, con effetti positivi sia per i consumatori che per le banche centrali. L’Europa appare un po’ in difficoltà, con cambiamenti strutturali che ostacolano la crescita tedesca e anche per questo la BCE ha deciso di essere la prima banca centrale a ridurre i tassi d’interesse.
APPETIBILI SIA LE OBBLIGAZIONI CHE LE AZIONI
“Uno scenario caratterizzato da una crescita economica resiliente, un’inflazione in calo e prospettive di abbassamento dei tassi di interesse rendono appetibili sia le obbligazioni che le azioni, anche se siamo meno ottimisti sull’azionario, dove le quotazioni scontano già gran parte degli sviluppi futuri” fa sapere Steven Bell, Chief Economist EMEA di Columbia Threadneedle Investments…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.