Slitta la data del 21 ottobre per la vendita della seconda tranche azionaria, Poste e Mef hanno annunciato la sospensione temporanea della procedura avviata lo scorso 17 settembre
Era tutto pronto per il collocamento del secondo pacchetto azionario di Poste Italiane da parte del Ministero dell’Economia, ma all’improvviso tutto si è fermato. In mattina Poste e Mef hanno annunciato la sospensione temporanea del procedimento avviato lo scorso 17 settembre.
MEF ANCORA AL 29%
Almeno per il momento, il Mef si tiene l’intero pacchetto azionario in suo possesso (29,26%) e rimanda il collocamento del 14% delle azioni che avrebbe dovuto mettere sul mercato il 21 ottobre. Il Mef, tramite la quota in possesso di Cassa Depositi e Prestiti, mantiene saldamente il controllo di Poste Italiane. Il mercato ha reagito positivamente, con il titolo Poste Italiane in rialzo fino al 3% e il raggiungimento di un nuovo record sui 13 euro per azione (capitalizzazione 17 miliardi di euro). “Il procedimento avviato con il DPCM del 17 settembre è stato temporaneamente interrotto in pendenza delle decisioni e delle valutazioni in corso riguardo alle modalità e ai tempi dell’offerta”, ha fatto sapere Poste Italiane…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.