Le nuove norme consentono di guidare un’auto a targa straniera se non si è proprietari. Non si paga così il superbollo e l’Rc auto si versa nel Paese di immatricolazione
Comprare un’auto è sempre più difficile perché scarseggiano le materie prime e i microchip, causa guerra e inflazione. Crescono, quindi, le richieste di auto a noleggio a lungo termine. E magari anche con targa straniera. Eh sì, perché sono cambiate le norme che volevano penalizzare i “furbetti della targa estera”, che scorrazzavano per le nostre città sperando di non pagare le multe e sborsando meno per l’assicurazione auto. Per adeguarsi alle norme europee, nello specifico la Legge europea 2019 (la n. 238/2021) che ha modificato gli articoli 93, 94, 132 e 196 del Codice della strada. Cerchiamo di capire cosa cambia.
IL NUOVO REGIME
La nuova disciplina supera il divieto di guidare sul territorio nazionale veicolo con targa straniera per chi risiede in Italia da più di 60 giorni, e propone invece l’obbligo di immatricolazione del mezzo in Italia entro tre mesi. Attenzione però perché l’obbligo è previsto solo nel caso in cui il residente in Italia coincida con il proprietario. Questa nuova norma, di fatto, apre a nuove possibilità per chi volesse aggirare le imposte, come per esempio il superbollo…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.