Ecco quanto pagherebbero i sei principali istituti di credito italiani. Per Intesa Sanpaolo e UniCredit si parla rispettivamente di 969 milioni e 790 milioni, ma si tratta di calcoli ancora ipotetici
La tassa sugli extra profitti delle banche nel 2023 ha mandato in rosso Piazza Affari e ha fatto registrare perdite consistenti in Borsa nel settore bancario italiano. Ma quanto potrebbe costare, effettivamente, l’imposta del 40% inserita nel decreto “omnibus”?
UN SALASSO DA 2,47 MILIARDI DI EURO
Secondo quanto ricostruito da Radiocor, solo sui conti del primo semestre 2023 le sei principali banche italiane potrebbero arrivare a dover pagare 2,47 miliardi di euro. Somma che scenderebbe a 1,55 miliardi se, per Intesa Sanpaolo e UniCredit, si tenessero in considerazione soltanto le attività commerciali italiane. Un dato che emerge dall’analisi dei bilanci a giugno 2023 presentati da Intesa Sanpaolo, UniCredit, Mps, Banco Bpm, Bper e Mediobanca. La cifra di 2,47 miliardi è stata calcolata sul margine di interesse pari a 6,18 miliardi, cifra decisamente superiore alla parte eccedente un incremento del 5% del margine di interesse dell’intero 2022 rispetto al 2021 (pari a “solo” 2,98 miliardi) e che quindi andrebbe presa come base imponibile ai termini della norma. La percentuale, infatti, è stata corretta dal governo: dal 3% al 5% per il confronto tra 2021 e 2022 e dal 6% al 10% nel confronto tra il 2022 e il 2023…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.