L’azienda passa alla Fondazione Armani, con usufrutto delle azioni diviso tra Dell’Orco (30% con il 40% dei diritti di voto), i tre nipoti e la sorella. Le disposizioni sulla futura cessione della società e sugli immobili
È stato aperto il testamento di Giorgio Armani. Il 100% dell’azienda va alla Fondazione Armani, che deteneva già lo 0,1% delle quote. Secondo quanto disposto dallo stilista morto il 4 settembre, alla Fondazione va il diritto di piena proprietà sul 9,9% (pari al 30% dei diritti di voto) e il diritto di ‘nuda proprietà’ sul restante 90% delle quote. L’usufrutto è assegnato a Pantaleo dell’Orco (30%), ai tre nipoti dello stilista (15% a testa) e alla sorella Rosanna (15%).
TESTAMENTO ARMANI, DIRITTI DI VOTO AL 40% PER DELL’ORCO
Sul totale della società, quindi, Dell’Orco avrà il diritto di usufrutto sul 30% delle quote e il 40% dei diritti di voto. La quota che Giorgio Armani deteneva in EssilorLuxottica, pari a circa il 2% per un controvalore di oltre 2,5 miliardi di euro, va per il 40% a Pantaleo Dell’Orco, mentre il 60% ai familiari. A queste quote vanno tolte 100mila azioni che lo stilista ha invece donato a Michele Morselli, e 7.500 azioni ciascuno a Daniele Balestrazzi, Giuseppe Marsocci, Laura Tadini e Luca Pastorelli…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.