In rosso i principali istituti di credito, come Intesa e Unicredit, per l’anticipo di liquidità tramite la sospensione delle deduzioni sulle imposte differite attive (Dta) per il 2025 e il 2026 richiesta dal Mef
Debole tutto il comparto bancario milanese dopo l’ok del Consiglio dei ministri al testo definitivo della prossima manovra finanziaria che presenta un contributo degli istituti di credito quantificato tra i 3 e i 3,5 miliardi di euro in due anni. Dopo un avvio di seduta positivo, Intesa Sanpaolo cede oltre l’1%, Unicredit lascia sul terreno lo 0,72%, seguono a ruota Bper (-0,58%), Banco Bpm (-0,35%) e Mps (-0,27%) che contiene le perdite. Non c’è la tanto temuta tassa sugli extraprofitti, ma un anticipo di liquidità.
ATTESO GETTITO DA 2,5 MILIARDI
Dopo settimane di discussione sull’ipotesi di una nuova imposta sugli extraprofitti delle banche che ha spaccato la maggioranza, con Fratelli d’Italia e Lega favorevoli e Forza Italia fortemente contraria, nella tarda notte il testo della manovra è stato liquidato senza traccia della tassa. Rimane, però, un prestito chiesto alle banche. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha riferito che il gettito atteso è di “2,5 miliardi di euro” a fronte di un gettito complessivo di 3,5 miliardi da banche e assicurazioni…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.