I paesi del Patto Atlantico aumenteranno al 5% del Pil le spese per difesa. Ecco quanto costerà all’Italia. Le aziende del settore ne traggono beneficio, Leonardo su tutte
Le Borse europee premiano i titoli del comparto difesa sulla scia dell’accordo sulle spese militari trovato al vertice Nato in corso all’Aja. I Paesi membri si sono impegnati a destinare fino al 5% del Pil alla spesa per la sicurezza entro i prossimi 10 anni. Una mossa che riflette il crescente focus geopolitico sull’aumento delle capacità militari, e che si traduce subito in effetti tangibili sui mercati.
LEONARDO BENEFICIA DELL’ACCORDO SULLE SPESE MILITARI
A Milano, tra i titoli più in evidenza c’è Leonardo, che segna un rialzo dell’1,5%, beneficiando direttamente di quanto si sta discutendo al vertice. Il mercato scommette sul potenziale incremento degli ordini e dei programmi internazionali di difesa, scenario che favorisce player industriali solidi e già ben posizionati nell’ambito aerospaziale e militare, come appunto Leonardo. Andamento positivo anche per altri titoli europei del settore, in un contesto che vede i governi spingere per il rafforzamento delle capacità strategiche, con investimenti che riguarderanno mezzi terrestri, navali, aeronautici e la cybersicurezza. Gli analisti sottolineano come l’eventuale aumento delle spese militari possa sostenere ricavi e marginalità dei principali contractor nei prossimi trimestri…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.