Nella transizione energetica da parte dell’industria automobilistica, Toyota decide di puntare sempre più sull’idrogeno, coinvolgendo altre case giapponesi
La giapponese Toyota sceglie di viaggiare contromano rispetto alla riconversione all’elettrico, attualmente in corso nell’industria automobilistica mondiale. Mentre i delegati della conferenza sul clima dell’ONU si riunivano a Glasgow per cercare soluzioni necessarie alla conversione ecologica, l’amministratore delegato della casa giapponese, Akio Toyoda, era a Okayama, gareggiando con una Yaris Corolla alimentata a idrogeno, distinguendosi così idealmente da quanto avveniva nel resto del mondo.
L’ALTERNATIVA DELL’IDROGENO
Al raduno di Glasgow, sei grandi produttori di automobili, tra cui General Motors, Ford Motor, la svedese Volvo e Mercedes-Benz di Daimler AG hanno firmato una dichiarazione per eliminare gradualmente le auto a combustibile fossile entro il 2040. Toyota, però, si è rifiutata di unirsi a questo gruppo, sostenendo che gran parte del mondo non è pronto per un passaggio ai veicoli elettrici, nonostante il suo piano di vendere quindici modelli EV entro il 2025. La vera alternativa ai fossili, secondo Toyota, non è l’elettrico: “Non vogliamo essere visti come un produttore di EV, ma come un’azienda a zero emissioni”, spiegava alla Reuters il vicepresidente Shigeru Hayakawa. “Il nemico è il carbonio, non i motori a combustione interna e la neutralità non consiste nell’avere un’unica scelta, ma nel mantenere aperte tutte le opzioni”, dichiarava Toyoda, pertanto l’industria non dovrebbe “riconvertirsi ad una nuova tecnologia, ma utilizzare quelle che già si possiedono”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.