Nel caso in cui l’operazione andasse in porto la raccolta aggregata delle due banche resterebbe sotto la soglia del 22%. Piazzetta Cuccia prova le ultime mosse per contrastare l’offerta
Settimana cruciale per il risiko bancario italiano. Venerdì Mediobanca riunisce il consiglio di amministrazione per esprimere la posizione ufficiale sull’ops di Mps. Le premesse fanno presagire un esito negativo: il cda di piazzetta Cuccia aveva già respinto la proposta nei mesi scorsi, e non si attendono sorprese. L’ops, che partirà ufficialmente il prossimo 14 luglio, è stata promossa da Mps con l’obiettivo minimo di arrivare al 35% del capitale di Mediobanca, ma resta fortemente divisiva.
L’OK DELL’ANTITRUST ALL’OPS DI MPS
Nel frattempo l’ops ha incassato un via libera pesante: quello dell’Antitrust che ha dato l’ok sotto il profilo della concorrenza. Il bollettino dell’Authority diffuso ieri specifica che, anche in caso di successo dell’ops, la raccolta bancaria aggregata rimarrebbe sotto la soglia del 20% a livello nazionale. Solo nelle province di Siena e Grosseto si supererebbe il 25%, senza però alterare in modo rilevante il grado di concentrazione del mercato. Secondo l’Antitrust, il settore resta presidiato da “numerosi e qualificati concorrenti” come Intesa Sanpaolo, UniCredit, Iccrea Banca e Bper, che garantirebbero un adeguato vincolo competitivo. Per quanto riguarda la quota di mercato nei prestiti e mutui alle famiglie consumatrici, anche in questo caso la soglia del 25% è superata solo localmente a Siena e Grosseto, ma senza un impatto sostanziale…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.