Il socio di maggioranza di Tim fa sapere che l’offerta del fondo americano non riflette il reale valore del gruppo. Mentre il titolo continua a salire (+30%) si apre il dibattito sull’opportunità, per il governo, di far valere la Golden Power
La battaglia per Tim potrebbe essere solo all’inizio dopo l’offerta presentata dal fondo americano Kkr per il 100% dell’azienda. Fonti vicine a Vivendi hanno fatto sapere che il gruppo francese, primo socio di Tim con il 24% delle azioni, ritiene l’offerta “insufficiente” perché “non riflette il valore reale che può esprimere il gruppo”.
OFFERTA VERSO IL RIALZO?
Vivendi, va ricordato, ha acquisto la quota di maggioranza di Telecom Italia pagando le azioni in media poco più di un euro. Una cifra nettamente superiore all’offerta di 0,505 euro per azione presentata da Kkr per l’Opa “amichevole”, già valutata ieri in un cda straordinario da Tim. Non è escluso, a questo punto, che il fondo americano o altri (ieri si parlava per esempio di Nomura, Cvc e Advent) possa alzare l’offerta. Un’eventualità che già questa mattina era stata paventata da alcuni analisti…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.