Secondo Mondher Bettaieb-Loriot, Head of corporate bonds, e Claudia Fontanive-Wyss, Portfolio manager di Vontobel, si va verso una politica monetaria meno restrittiva, visti i recenti cali dell’inflazione, per mantenere i tassi reali costanti
L’inflazione sotto controllo negli Stati Uniti apre la strada a possibili tagli dei tassi di interesse già dal prossimo anno. Mondher Bettaieb-Loriot, Head of corporate bonds, e Claudia Fontanive-Wyss, Portfolio manager di Vontobel ne sono convinti. “Le principali banche centrali dovrebbero avere terminato i rialzi dei tassi d’interesse – dicono i due manager – e la loro attenzione si è spostata sui tassi reali, come si evince dall’ultima conferenza stampa del Fomc. Con la normalizzazione dell’inflazione, riteniamo che le banche centrali cominceranno a tagliare i tassi nel 2024, come ha dichiarato di recente il presidente della Fed di New York Williams, secondo il quale sarà necessario ridurre i tassi per mantenere il tasso reale perlomeno costante”.
GLI EFFETTI DELLE POLITICHE RESTRITTIVE
Le politiche monetarie restrittive in entrambe le sponde dell’Atlantico stanno sortendo l’effetto sperato e i banchieri si stanno ora concentrando sui tassi reali. “Le condizioni di credito sono molto restrittive in questa fase – dicono i manager di Vontobel – soprattutto negli Stati Uniti, dove i tassi di interesse sulle carte di credito sono al 22%, il livello più alto dal 1995, mentre i tassi di inadempienza sulle carte di credito dei consumatori sfiorano l’8% rispetto ai minimi intorno al 5% di prima del Covid”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.