Altro che nuovi crolli verso minimi o paura di una epocale recessione, il mercato guarda sempre avanti e ora sembra aver già digerito i nuovi rialzi dei tassi da parte della Fed
Partiamo da un punto certo, il mercato ha fatto un ottobre meraviglioso, uno dei mesi migliori in assoluto nella storia di Wall Street. Poi è arrivata la nuova gelata da parte della Fed, che ha confermato di voler andare avanti con fermezza nella guerra all’inflazione e dunque ancora con una politica decisa di aumento dei tassi. Costi quel che costi, l’inflazione va riportata nei ranghi. Anche mettendo in conto una fisiologica dose di recessione. Parliamoci chiaro, è giusto così. E il mercato forse lo ha già capito e metabolizzato.
SCOMMESSE SBAGLIATE CONTRO LA FED
Già, il mercato. A caldo, dopo che Powell ha parlato, Wall Street è andata in rosso. Comprensibile. Meno comprensibile invece chi è subito corso a fare nuove previsioni, e magari scommesse, catastrofiste. Dopo l’ottobre meraviglioso, molti hanno forse pensato che tutto era pronto per nuovi pesanti ribassi verso e oltre i minimi relativi. Tra i soliti, spesso noiosi e banali, attacchi alla Fed, c’è chi ha pensato che con le sue parole Powell avrebbe aperto una nuova ondata ribassista. A toccare e superare appunto i minimi relativi. E invece no, ora il mercato ha ridato segnali di ripresa con l’S&P500 che è riuscito a riprendere quota 3800. Siamo oltre 200 punti sopra i minimi relativi…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.