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    Homepage » Dal nido all’università: quanto costa mandare i bimbi a scuola

    Dal nido all’università: quanto costa mandare i bimbi a scuola

    Scopri quanto è aumentato il costo dell’istruzione in Italia nel 2024 e cosa significa per le famiglie italiane.
    Benzinga NeuroBy Benzinga Neuro12/10/2024 Generale 3 min. di lettura
    Dal nido all’università: quanto costa mandare i bimbi a scuola
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    L’ultimo studio sul costo dell’istruzione in Italia, condotto da Moneyfarm, rivela che il costo medio dell’istruzione di un bambino in Italia, dalla scuola materna al diploma, è salito a 140.500 euro nel 2024, con un aumento del 4% rispetto all’anno precedente.

    Cosa è successo

    Il costo dell’istruzione in Italia è aumentato del 9,7% in soli due anni. Ciò si traduce in una spesa aggiuntiva di 10.600 euro in totale per una famiglia media italiana, ovvero oltre 500 euro all’anno per 20 anni.

    L’aumento più significativo è stato registrato nell’istruzione privata, scolastica e universitaria, con un incremento del 4% in un solo anno. I calcoli di Moneyfarm includono non solo i costi dell’istruzione in senso stretto, ma anche quelli dello studio delle lingue straniere, delle attività sportive o ricreative e di una serie di altre attività extracurriculari.

    Nel 2024, secondo l’indagine di Moneyfarm, per fornire a un figlio tutti gli strumenti più adatti a raggiungere l’indipendenza occorreranno tra i 57.000 e i 750.000 euro, a seconda del percorso di studi e di vita che si intende intraprendere.

    Con la riapertura delle università in autunno, torna il dibattito sugli affitti elevati per gli studenti fuori sede. Milano ha il primato di città più cara per gli studenti universitari, con un prezzo medio per una stanza singola di 637 euro al mese.

    Pertanto, le famiglie degli studenti fuori sede si troverebbero ad affrontare spese aggiuntive, dai 1.725 euro annui per chi sceglie Milano, ai 6.750 euro per chi sceglie Napoli.

    Perché è importante

    Questi risultati sottolineano il crescente onere finanziario che le famiglie italiane devono sostenere per garantire un’istruzione di qualità ai propri figli. Il significativo aumento dei costi non solo incide sui bilanci delle famiglie, ma limita potenzialmente l’accesso a un’istruzione di qualità per i bambini provenienti da famiglie a basso reddito. Ciò potrebbe ampliare ulteriormente il divario socio-economico nel Paese.

    Gli alti costi associati alla vita fuori dal campus evidenziano anche la necessità di opzioni abitative per studenti più accessibili, in particolare in città come Milano e Napoli. Questa potrebbe diventare un’area di attenzione fondamentale per i politici e le istituzioni educative nei prossimi anni.


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