Le borse europee, inclusa Piazza Affari, hanno avviato la seduta odierna in territorio positivo, supportate da dati macroeconomici incoraggianti e una generale ripresa del sentiment degli investitori. Il Ftse Mib avanza dello 0,9%, toccando quota 34.790 punti, trainato dai rialzi di titoli come STM (+2,3%), Poste Italiane (+2%) e Stellantis (+1,7%), mentre Amplifon segna una leggera flessione. Questo scenario si inserisce in un contesto di attesa per i dati PMI manifatturieri e dei servizi per Italia, Spagna e area euro.
Cosa è successo
La giornata si apre con un rinnovato ottimismo sui mercati europei. I riflettori sono puntati sugli indicatori PMI che potrebbero fornire ulteriori dettagli sullo stato dell’economia nell’eurozona. A sostenere il clima positivo contribuiscono anche i segnali di stabilità dell’economia statunitense, con un’inflazione moderata e un mercato del lavoro ancora robusto, e i dati cinesi sull’espansione manifatturiera.
Tra i settori in evidenza a Piazza Affari, spiccano la tecnologia e i servizi finanziari, mentre le utility mostrano una performance più debole. Nel frattempo, gli investitori monitorano con attenzione lo spread Btp-Bund, che si attesta a 129 punti base, confermando una relativa calma sul fronte del debito sovrano italiano.
A livello internazionale, il mercato è influenzato anche dagli sviluppi politici e dai dati macro in Cina e Stati Uniti. L’espansione dell’attività manifatturiera cinese, segnata da un PMI in crescita a 51,7 punti, suggerisce una ripresa più solida del previsto, nonostante i rischi geopolitici e commerciali.
Nel corso della settimana, grande attenzione sarà dedicata alla riunione della BCE di giovedì e ai dati sul mercato del lavoro USA previsti per venerdì, elementi chiave per le prospettive economiche e finanziarie a breve termine.
Perché è importante
L’andamento positivo dei mercati europei, con Piazza Affari in prima linea, riflette una fiducia crescente degli investitori nelle prospettive economiche, nonostante le sfide globali. I dati PMI attesi potrebbero fornire conferme o segnali di rallentamento, cruciali per delineare le prossime mosse della BCE, soprattutto in un momento in cui si discute di un possibile primo taglio dei tassi d’interesse.
Un contesto macroeconomico stabile, con inflazione contenuta e segnali di resilienza dell’economia globale, potrebbe favorire ulteriori rialzi azionari. Tuttavia, le politiche monetarie restano un fattore critico, con i mercati obbligazionari e valutari che potrebbero reagire rapidamente a eventuali cambiamenti nelle prospettive di tasso.
Infine, l’attenzione degli operatori si rivolge anche agli sviluppi geopolitici e alle dinamiche energetiche, con il petrolio Brent che oscilla attorno agli 81 dollari al barile dopo le decisioni dell’OPEC+ sui tagli produttivi. Questi fattori potrebbero influire significativamente sui settori industriali e sulle scelte di portafoglio degli investitori.
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