Giornata positiva per i mercati azionari europei, che aprono in territorio rialzista grazie alle attese sulla prossima decisione di politica monetaria della Banca Centrale Europea. Mentre Francoforte, Londra e Parigi mostrano lievi progressi, Piazza Affari si muove in controtendenza, restando praticamente invariata. Gli operatori attendono con cautela un possibile taglio dei tassi da parte della BCE, l’ottavo dal 2023, con un occhio puntato anche agli ultimi dati macroeconomici tedeschi.
Cosa è successo
La seduta odierna è caratterizzata da una generale positività tra le principali piazze europee, con Francoforte che segna un +0,17%, Parigi in aumento dello 0,19% e Londra che si limita a un +0,03%. Milano, invece, mostra un andamento laterale, con il FTSE MIB in lieve calo dello 0,01% e il FTSE Italia All-Share a quota 42.571. Più dinamici i listini secondari, con il Mid Cap a +0,35% e lo Star a +0,43%.
L’attenzione è tutta rivolta alla BCE, attesa per una decisione sul tasso di riferimento. Gli analisti prevedono un taglio di 25 punti base, favorito da una dinamica inflazionistica che lascia spazio per ulteriori stimoli. In Germania, intanto, gli ordinativi all’industria di aprile crescono dello 0,6% su base mensile, sotto le aspettative ma in continuità con il trend positivo di marzo (+3,4%).
Sul fronte valutario e delle materie prime, l’Euro/Dollaro resta stabile a 1,142, mentre l’oro perde lo 0,19%. Il petrolio registra un modesto rialzo dello 0,40%. Lo spread BTP-Bund cala a 90 punti base, con il decennale italiano al 3,40%, segnale di una maggiore fiducia degli investitori nei confronti del debito italiano.
Perché è importante
La probabile mossa della BCE potrebbe inaugurare un nuovo ciclo di allentamento monetario, con riflessi rilevanti su credito, investimenti e valutazioni azionarie in tutta l’Eurozona. Un taglio dei tassi offrirebbe ulteriore sostegno all’economia, in particolare ai settori più esposti alla dinamica dei finanziamenti.
La reazione cauta di Piazza Affari riflette sia un’attesa strategica degli operatori italiani, sia un differenziale di crescita percepita rispetto ad altri Paesi europei. In questo contesto, i titoli più difensivi come Snam, Enel e Italgas appaiono in difficoltà, mentre si mettono in luce alcuni protagonisti del Mid Cap come Italmobiliare (+2,28%) e Fincantieri (+1,63%).
Infine, la stabilizzazione dello spread sotto i 100 punti base è un segnale positivo per la sostenibilità del debito italiano, soprattutto in vista di futuri interventi espansivi. Questo contesto favorisce una maggiore attrattività dei titoli a medio termine e può agevolare un recupero più deciso dei listini milanesi nelle prossime sedute.
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