Banca Generali chiude i primi nove mesi del 2025 con risultati che confermano la solidità del modello e la fiducia dei clienti, nonostante un contesto di mercato complesso e l’incertezza legata all’offerta pubblica di scambio di Mediobanca, decaduta ad agosto. L’istituto guidato da Gian Maria Mossa supera i 110 miliardi di masse gestite e amministrate, raggiungendo un traguardo storico, mentre l’utile netto ricorrente tocca il massimo di sempre.
Cosa è successo
Nei primi nove mesi del 2025, Banca Generali ha registrato un utile netto consolidato di 314,6 milioni di euro, in calo del 7% rispetto allo stesso periodo del 2024, ma con un utile netto ricorrente in crescita a 273,8 milioni (+7%), che rappresenta l’87% del totale.
Le commissioni nette ricorrenti sono salite a 388 milioni (+10%), trainate dalla crescita delle masse gestite e dalla forte raccolta retail. Il margine d’interesse si è attestato a 242,8 milioni (+2%). Le masse totali gestite e amministrate hanno superato i 110,1 miliardi di euro (+9% su base annua), mentre la raccolta netta da inizio anno ha raggiunto 5,6 miliardi (+8%).
Solo nel mese di ottobre, la raccolta ha superato 1,18 miliardi di euro, spinta anche dal reclutamento di tre consulenti di alto profilo in Svizzera, con portafogli per 793 milioni di euro. Il Cost/Income ratio si conferma tra i migliori del settore, al 35,5% escludendo le componenti straordinarie, mentre il CET1 ratio è al 17,4%, a testimonianza di una solida posizione patrimoniale.
Perché è importante
I numeri di Banca Generali mostrano una redditività ricorrente in crescita costante, nonostante la flessione dell’utile netto consolidato, che riflette la capacità dell’istituto di generare valore sostenibile nel tempo. La crescita delle masse gestite e della raccolta netta conferma la fiducia dei clienti e la forza della rete commerciale, anche in un contesto di incertezza legata all’offerta di Mediobanca.
L’ingresso di nuovi profili in Svizzera e la spinta sull’innovazione tecnologica, inclusa l’intelligenza artificiale, rafforzano la competitività del gruppo. Inoltre, la strategia di integrazione di Intermonte e il progetto di insurbanking con Alleanza Assicurazioni aprono nuove opportunità di crescita e diversificazione dei ricavi, posizionando Banca Generali come leader nel private banking italiano.
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Foto: Sutthiphong Chandaeng via Shutterstock
