Fincantieri ha registrato un semestre da record, con risultati finanziari che riflettono un netto miglioramento rispetto all’anno precedente. I ricavi sono aumentati significativamente, così come la redditività e il margine operativo. Il gruppo ha anche ridotto l’indebitamento, confermando una solida posizione per il futuro. Le previsioni per l’intero 2025 sono altrettanto ottimistiche, con l’obiettivo di superare i 9 miliardi di euro di ricavi.
Cosa è successo
Nel primo semestre del 2025, Fincantieri ha visto un aumento dei ricavi del 24,3%, raggiungendo i 4,58 miliardi di euro rispetto ai 3,68 miliardi dello stesso periodo nel 2024. Questo risultato è stato accompagnato da un significativo miglioramento del margine operativo lordo (EBITDA), che è passato da 214 milioni a 311 milioni di euro, con una crescita del 45,3%. La marginalità è quindi aumentata dal 5,8% al 6,8%, un segnale positivo per la redditività del gruppo.
Anche l’utile netto ha registrato un cambiamento notevole: da un rosso di 24 milioni di euro nei primi sei mesi del 2024, Fincantieri ha chiuso il semestre con un utile di 38 milioni di euro (escludendo la quota di terzi). Questo risultato dimostra un significativo recupero rispetto all’anno precedente.
Sul fronte finanziario, l’indebitamento netto è sceso a 1,64 miliardi di euro, riducendosi rispetto agli 1,67 miliardi di inizio anno. Questo miglioramento si è verificato nonostante l’effetto temporaneo dell’aumento di capitale legato all’acquisizione di WASS, un passaggio strategico per rafforzare la posizione del gruppo nel settore della difesa e della sicurezza.
Perché è importante
I risultati semestrali di Fincantieri sono un segnale di forte recupero e crescita per la società. L’incremento del 24,3% nei ricavi e il miglioramento della redditività sono frutto di una gestione efficiente e di un buon andamento del mercato. In particolare, il margine operativo lordo ha mostrato una crescita significativa, attestandosi al 6,8%, un valore che evidenzia l’efficacia delle strategie adottate dalla società.
Il portafoglio ordini di Fincantieri, che ammonta a ben 57,7 miliardi di euro, rappresenta un asset strategico fondamentale. Di questi, 41,85 miliardi di euro sono rappresentati da backlog (contratti già acquisiti), mentre i restanti 15,8 miliardi di euro sono legati al soft backlog (contratti potenziali). Questo garantisce una forte visibilità sui ricavi futuri e un sostegno solido per il proseguimento delle attività.
Le previsioni per l’intero 2025 sono altrettanto positive: Fincantieri punta a superare i 9 miliardi di euro di ricavi, con un ulteriore miglioramento della redditività, con un EBITDA margin previsto superiore al 7%. Inoltre, la società prevede un rapporto di indebitamento PFN/EBITDA tra 2,7X e 3,0X, migliorando ulteriormente rispetto alle previsioni precedenti.
Con questi numeri, Fincantieri si conferma come un attore strategico nel panorama industriale italiano e internazionale, con solide fondamenta e un piano di crescita chiaro per il futuro.
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